L’annuncio di Matteo Renzi è giunto nel giorno in cui si celebravano gli Stati Generali della ricerca sanitaria organizzati dal ministero della Salute, guidato da Beatrice Lorenzin. In questa sede si è discusso di dotare i ricercatori di maggiore libertà d’azione. Il rilancio passa attraverso un cambiamento dello status giuridico dei ricercatori, che non possono continuare ad essere «dipendenti pubblici tout court ». Per Lorenzin, «l’Italia è il 5° Paese al mondo per pubblicazioni scientifiche e il 12° per investimenti in ricerca biomedica, eppure sono poche le ricerche che si sviluppano poi in opportunità concrete».