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USA. DIMINUITI GLI SCREENING ANTICANCRO E LE DIAGNOSI DURANTE LA PANDEMIA

Durante la pandemia da Covid-19 si è verificata una diminuzione significativa del numero di pazienti sottoposti a test di screening per il cancro e del numero di diagnosi di lesioni cancerose e precancerose in un sistema sanitario negli Stati Uniti nord-orientali, il Massachusetts General Brigham.

È quanto riferisce una lettera di ricerca pubblicata su JAMA Oncology. “L’assistenza al paziente oncologico può essere problematica nel periodo della pandemia”, afferma Ziad Bakouny, del Dana-Farber Cancer Institute di Boston, prima firma del documento. Per meglio comprendere la situazione, gli esperti hanno studiato i dati relativi alle diagnosi di cancro e ai relativi esami di screening in un periodo di tre mesi durante il primo picco della pandemia, per poi confrontarli con due periodi di controllo precedenti e uno successivo. Un totale di 192.060 pazienti è stato sottoposto a screening durante i quattro periodi considerati. L’età media complessiva dei pazienti è stata di 59,6 anni, il 58,6% era di sesso femminile e l’80,1% era di origine bianca non ispanica. Complessivamente, 15.453 pazienti (con 1.985 diagnosi successive) sono stati sottoposti a un esame di screening, tomografia computerizzata a basso dosaggio, PAP-test, colonscopia, screening dell’antigene prostatico specifico o mammografia, durante il periodo di picco pandemico, rispetto a 51.944 pazienti (con 3.190 diagnosi) durante i tre mesi successivi, 64.269 pazienti (3.423 diagnosi) nei tre mesi precedenti alla pandemia e 60.344 pazienti (2.961 diagnosi) durante gli stessi tre mesi dell’anno precedente (2019). La diminuzione di tutti i test di screening è stata accompagnata da una riduzione delle diagnosi successive, e la percentuale di positività dei test di screening è apparsa maggiore durante il periodo di picco pandemico rispetto ai tre periodi di controllo per mammografie, screening dell’antigene prostatico specifico, colonscopie e PAP-test, ma non per scansioni di tomografia computerizzata a basso dosaggio. Le diminuzioni percentuali nello screening sono state notevoli per tutti i test, rispetto a tutti i periodi di controllo, con riduzioni che andavano dal 60% all’82%, e le diminuzioni percentuali nelle diagnosi sono state quantificate in valori che andavano dal 19% al 78%. “Durante il periodo di picco della pandemia sono andate perse circa 1.438 diagnosi di lesioni cancerose e precancerose” concludono gli esperti.

Bibliografia

JAMA Oncology 2021. Doi: 10.1001/jamaoncol.2020.7600