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The Role of Maintenance Strategies in Metastatic Colorectal Cancer: A Systematic Review and Network Meta-analysis of Randomized Clinical Trials

Nel tumore del colon retto metastatico, la chemioterapia di induzione combinata con un agente target rappresenta il gold standard di trattamento. Molti studi randomizzati hanno esaminato strategie di mantenimento della chemioterapia citotossica fino a progressione, confrontandola con l’osservazione o con altre strategie di mantenimento. Tuttavia, questi studi clinici non hanno prodotto risultati di efficacia consistenti.
Con questo obiettivo, Sonbol e collaboratori hanno prodotto una metanalisi di 12 sperimentazioni che includeva 5.540 pazienti, in cui sono state esaminate le strategie di mantenimento nel tumore del colon-retto metastatico. Le possibilità di trattamento dopo la chemioterapia iniziale con o senza biologico includevano: osservazione; terapia di mantenimento con fluoropirimidina o fluoropirimidina + bevacizumab o bevacizumab in monoterapia; prosieguo del regime chemioterapico iniziale fino a progressione.
Dalla metanalisi si è ricavato che la continuazione della chemioterapia citotossica completa fino a progressione non ha evidenziato alcun beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS) o di sopravvivenza globale (OS), rispetto all’osservazione o alla terapia di mantenimento sopra indicata. La probabilità massima di aumento della PFS è stata osservata con fluoropirimidina + bevacizumab (99,8%), seguita da fluoropirimidina (67,1%). La probabilità massima di aumentare la OS è stata osservata con fluoropirimidina (81,3%), seguita da fluoropirimidina + bevacizumab (73,2%). La fluoropirimidina possedeva dunque una maggiore probabilità di ritardare la progressione, rispetto all’osservazione o alla monoterapia con bevacizumab.
In conclusione, per i pazienti con tumore del colon retto metastatico, il prosieguo della terapia di induzione fino a progressione non ha dimostrato un beneficio. La terapia di mantenimento a base di fluoropirimidina, con o senza bevacizumab, è da preferirsi perché presenta la probabilità più alta di migliorare la sopravvivenza libera da progressione. La mancanza di un chiaro beneficio in OS rende ancora l’osservazione una scelta accettabile, mentre la terapia di mantenimento con bevacizumab in monoterapia non è un approccio accettabile.
Il punto debole di questo studio è rappresentato dal fatto che, nella maggior parte delle sperimentazioni, gli addetti alla valutazione dei risultati non operavano in cieco. Nonostante tale limite, questa metanalisi fornisce una analisi aggiornata delle strategie di mantenimento nel tumore del colon retto metastatico tenendo in considerazione che la scelta ottimale di cura dipende da vari fattori come la preferenza del paziente, i costi, i possibili effetti collaterali.


Mohamad Bassam Sonbol, Luke J Mountjoy, Belal Firwana, Alex J Liu, Diana Almader-Douglas, Kabir Mody, Joleen Hubbard, Mitesh Borad, Daniel H Ahn, M Hassan Murad, Tanios Bekaii-Saab

JAMA Oncology, 2019 Dec 19

 

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