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Una revisione sistematica sull’utilizzo di terapia ormonale e trattamento radioterapico di salvataggio nella recidiva del tumore alla prostata

Una percentuale variabile tra il 15 e il 40% dei pazienti sottoposti a prostatectomia radicale va incontro a recidiva biochimica entro i primi 5 anni. Sulla base dei dati di letteratura disponibili è ad oggi difficile stabilire quali tra questi pazienti debbano ricevere un trattamento radioterapico di salvataggio esclusivo, quali una terapia combinata (radioterapia ed ormonoterapia) o la sola terapia ormonale. La revisione sistematica pubblicata da Spratt e colleghi su European Urology ha sintetizzato i dati ottenuti da due studi clinici randomizzati di fase III che hanno confrontato l’efficacia della radioterapia di salvataggio da sola o in associazione alla terapia ormonale: RTOG 9601 e GETUG-AFU 16. Nello studio RTOG-9601, 761 pazienti sono stati randomizzati a ricevere radioterapia di salvataggio sulla loggia prostatica da sola o in associazione a terapia anti-androgenica (bicalutamide 150 mg/die per 24 mesi). I 743 pazienti arruolati nello studio GETUG-AFU 16 sono invece stati randomizzati a ricevere radioterapia di salvataggio in associazione o meno a LHRH-analogo (goserelina 10,8 mg ogni 12 settimane per 6 mesi). Lo studio RTOG 9601 ha dimostrato un vantaggio in sopravvivenza globale a favore dell’associazione di radio- ed ormonoterapia rispetto alla sola radioterapia, con un beneficio assoluto del 5%. Lo studio GETUG-AFU 16 ha invece riportato un vantaggio in termini di sopravvivenza libera da progressione ma non di sopravvivenza globale. Entrambi i trial hanno individuato dei sottogruppi di pazienti che hanno maggiormente beneficiato del trattamento ormonale, ed in particolare pazienti con valori di PSA pre-trattamento più elevati, maggior valore di Gleason score e interessamento dei margini chirurgici. Sulla base di questi fattori prognostici gli autori della revisione sistematica hanno costruito e proposto un algoritmo terapeutico. La revisione sistematica mette in evidenza come non tutti i pazienti beneficino dell’aggiunta della terapia ormonale alla tradizionale radioterapia di salvataggio. La selezione dei pazienti da avviare a ciascun tipo di trattamento deve pertanto tener conto di fattori prognostici legati alla neoplasia (PSA, Gleason score, margini di resezione), caratteristiche del paziente (aspettativa di vita, comorbilità) e tossicità attesa dai trattamenti. Rimane inoltre da definire quale sia la terapia ormonale da utilizzare e quale la durata ottimale del trattamento. Per rispondere a queste domande si attendono i risultati dei trial clinici RADICALS e NRG GU-006.


Spratt DE, Dess RT, Zumsteg ZS, Lin DW, Tran PT, Morgan TM, Antonarakis ES, Nguyen PL, Ryan CJ, Sandler HM, Cooperberg MR, Posadas E, Feng FY

Eurpean Urology, July 14, 2017

Link all’abstract

 

A Systematic Review and Framework for the Use of Hormone Therapy with Salvage Radiation Therapy for Recurrent Prostate Cancer

 

 

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