Il tumore esofageo ha un’incidenza pari a circa 2.000 casi/anno in Italia e un’alta mortalità. Oltre ai fattori di rischio classici (fumo, abuso di sostanze alcoliche, obesità, reflusso gastroesofageo con esofagite di Barrett), sempre con maggior forza emerge l’importanza della flora batterica. Gli autori hanno analizzato in uno studio prospettico la componente microbiologica da sciacqui orali di soggetti inclusi in due studi osservazionali e hanno dimostrato che, dopo correzione per i fattori di rischio noti, vi è una associazione tra la tipologia di microbiota commensale presente nel cavo orale e il rischio di sviluppare neoplasia esofagea (sia adenocarcinoma che carcinoma squamoso): alcuni batteri possono aumentare il rischio, altri, invece, sembrano ridurlo. Il lavoro ha al momento una esclusiva valenza speculativa, ma potrebbe creare il presupposto biologico per misure di prevenzione della neoplasia, per la diagnosi precoce e per un intervento finalizzato al riequilibrio dei germi commensali. Altre recenti pubblicazioni sottolineano l’importanza dell’interplay tra microbiota e sistema immunitario per i tumori gastrointestinali.
Peters BA, Wu J, Pei Z, Yang L, Purdue MP, Freedman ND, Jacobs EJ, Gapstur SM, Hayes RB, Ahn J
Cancer Research, 2017 Dec 1
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