Nello studio di Kwakman et al. i dati clinici riportati mostrano la prevalenza della tossicità cardiologica nei pazienti sottoposti a trattamento con capecitabina. La tossicità cardiologica indotta da trattamenti a base di fluoropirimidine è ampiamente descritta in letteratura; secondo alcuni dati, la frequenza di queste complicanze può raggiungere il 10% (Frickhofen N, Beck FJ, Jung B, et al. Capecitabine can induce coronary syndrome similar to 5-fluorouracil. Ann Oncol 2002; 13: 797–801). L’interesse dello studio di Kwakman et al. è importante poiché sottolinea la probabile influenza incrementale della cardiotossicità indotta dalla contemporanea somministrazione di farmaci inibitori dell’angiogenesi come il bevacizumab. Nella pratica clinica, è necessario valutare attentamente il paziente in termini di comorbidità ed è spesso necessario saper prevedere come un trattamento chemioterapico possa influire su eventuali patologie cardiache concomitanti. Nella maggior parte dei casi, non è possibile farlo in modo accurato. A tal fine, conoscere la prevalenza della cardiotossicità riportata nei grandi studi con follow up a lungo termine può costituire un valido supporto per prevedere in che misura un determinato trattamento possa influire su eventuali patologie concomitanti.
Kwakman JJ, Simkens LH, Mol L, Kok WE, Koopman M, Punt CJ
European Journal Of Cancer, 2017 May
Incidence of capecitabine-related cardiotoxicity in different treatment schedules of metastatic colorectal cancer: A retrospective analysis of the CAIRO studies of the Dutch Colorectal Cancer Group
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