Lo studio si propone di rispondere ad un quesito fondamentale nel trattamento delle pazienti con recidiva platino resistente di carcinoma ovarico e cioè quali siano le pazienti che ne possono beneficiare e per quali invece l’aspettativa di sopravvivenza è talmente breve che le terapie palliative rappresentano la migliore scelta terapeutica. Ottocento pazienti con recidiva platino-resistente di carcinoma ovarico sono state valutate prima dell’inizio della chemioterapia con i questionari di qualità di vita EORTC QLQ-C30/QLQ-OV28. Partire con bassi punteggi sulle scale di stato di salute globale (GHS), funzioni di ruolo (RF), e funzioni fisiche (PF), e con alti punteggi di sintomi addominali/gastrointestinali (AGIS) era associato ad una possibilità più elevata di sospendere entro 8 settimane la chemioterapia e di morire entro 30 gg dall’inizio del trattamento chemioterapico e questi parametri rimanevano significativi in analisi multivariata anche quando aggiustati per altri fattori clinico-patologici. La maggior parte delle pazienti che sospendevano il trattamento avevano un performance status 0-1 a significare che questo parametro, ben più noto e utilizzato, non è un fattore predittivo attendibile della precoce sospensione della chemioterapia. Lo studio fornisce uno straordinario strumento decisionale per il clinico anche rispetto al counseling con la paziente e la famiglia circa l’effettuazione della chemioterapia palliativa nella recidiva platino-resistente di carcinoma ovarico.
Roncolato FT, Joly F, O’Connell R, Lanceley A, Hilpert F, Buizen L, Okamoto A, Aotani E, Pignata S, Donnellan P, Oza A, Avall-Lundqvist E, Berek JS, Heitz F, Feeney A, Berton-Rigaud D, Stockler MR, King M, Friedlander M; GCIG Symptom Benefit group
The Oncologist, June 8, 2017
Reducing Uncertainty: Predictors of Stopping Chemotherapy Early and Shortened Survival Time in Platinum Resistant/Refractory Ovarian Cancer-The GCIG Symptom Benefit Study